«Una fortunata e alquanto ben difesa vague interpretativa indica nella Tosca di Puccini un lampante esempio di "Opera without politics". L’opera, al contrario, rappresenta un caso piuttosto evidente di uso politico della storia, ed è l'unico esempio di melodramma anticlericale rimasto ai vertici del canone lirico internazionale. La ‘prima’ dell’opera - voluta non a caso a Roma -, cadde nella mezzeria esatta di una guerra aperta tra Chiesa e Stato durata quasi sessant’anni, nel pieno della cosiddetta Questione romana.
Per essere compresa appieno, la vicenda narrata in Tosca chiede perciò di essere riesaminata nel contesto specifico di quel particolarissimo momento storico che ne accompagnò la genesi, determinandone anche i caratteri salienti. Quello dell’Italia unitaria post-risorgimentale e pre-conciliare, della crisi di fine secolo dello stato liberale e umbertino.»
Gerardo Tocchini