Uno spazio scenico, simile ad un Ring, ricoperto di stracci, i quali danno vita a veli, palloni, guantoni, pance, bambole/marionette che giocano con gli attori, facendosi carico dei sentimenti più forti, la tenerezza, il ricordo, l’elaborazione della perdita. Operastracci è il racconto dei sentimenti di due ragazzi che si incontrano, si conoscono, si scoprono, crescono insieme sino a quella misteriosa unione tra due vite, sino alle sue estreme conseguenze: la separazione e “la perdita”. Si intrecciano il mistero dei legami e degli affetti. Sulla musica e sulle voci dell’opera lirica, si snodano due storie parallele tra loro: quella di due ragazzi e della parabola della loro vita, del loro incontro da fanciulli sino all’età adulta; e quella di spaurite marionette grandi come persone, fatte di stracci, spettatori della prima vicenda. Tutto immerso e avvolto nelle arie del melodramma, a sorreggere le atmosfere, le emozioni e persino i giochi, con la misteriosa magia con cui una voce da tenore e altissime note da soprano riesce sempre a coinvolgere chi l’ascolta.