Ultimo titolo della Stagione Lirica 2017-2018, giunge al Teatro del Giglio – nell’allestimento del Teatro Verdi di Pisa - Pia de’ Tolomei, uno dei capolavori donizettiani inspiegabilmente meno frequentati. Composta per il Teatro La Fenice di Venezia, Pia de’ Tolomei - che, per la distruzione de La Fenice a causa di un incendio, debuttò il 18 febbraio 1837 al Teatro Apollo, oggi Teatro Goldoni – è storia di gelosia, morte e perdono, basata sul personaggio della nobildonna soave e pudica di cui scrive Dante nel canto V del Purgatorio.
Pia, moglie di Nello, ghibellino, è corteggiata dal perfido Ghino, cugino del marito, ma lo respinge. Un giorno Ghino la vede abbracciare un uomo e, furente, convinto di una tresca amorosa (ma in realtà quell’uomo è il fratello di Pia, Rodrigo, di parte guelfa, che, prigioniero del cognato, lei ha aiutato ad evadere), rivela l’episodio a Nello. Imprigionata dal marito nella torre, Pia si vede offrire la libertà da Ghino in cambio del suo amore ma ancora una volta lei non cede. Colpito dalla virtù di Pia e messo al corrente della vera identità del suo presunto amante, Ghino si pente e, sul campo di battaglia, in fin di vita per una ferita, rivela la verità a Nello. Troppo tardi: questi prima di partire aveva commissionato al servo Ubaldo di avvelenare la moglie. Nello abbandona il campo di battaglia, precipitandosi al castello, dove però ormai la sposa sta morendo. Prima di spirare Pia esprime parole di perdono per tutti e ottiene la riconciliazione fra il fratello e il marito.