Mediterranea nasce nel 1993 per il Balletto di Toscana e ottiene subito uno strepitoso successo. Per i suoi quindici anni, nel 2008, viene ripreso e rimontato per la compagnia del Teatro alla Scala, segnando il primo debutto scaligero a serata intera di Mauro Bigonzetti. Per l'occasione, Bigonzetti non si è limitato a una semplice ripresa dell'oroginale, ma ha attuato una vera e propria riscrittura coreografica, facendo assumere alla coreografia un impatto fisico e visivo ancora maggiore e facendole acquistare il sapore della novità.
Questa operazione si rinnova: oggi, a 25 anni dal suo debutto, la coreografia più rappresentata nel mondo di Bigonzetti viene ripresa con 18 danzatori solisti della Daniele Cipriani Entertainment.
Mediterranea non è un lavoro narrativo ma evocativo: una vera circumnavigazione del Mediterraneo, attraverso la musica delle culture che vi si affacciano e che fanno viaggiare lo spettatore nello spazio e nel tempo. Costruito con momenti di insieme alternati a passi a due, il balletto si dipana mettendo in risalto forza giovanile e bellezza, energia e velocità. I due protagonisti maschini, l'Uomo di Terra e l'Uomo di Mare, fungono da filo conduttore dello spettacolo. Alter ego l'uno dell'altro, si incontrano e si scontrano in un complesso intreccio di sostegno e dipendenza reciproci.
Tutta la danza è costruita nella coesistenza di emozioni opposte: movimenti energetici e scanditi si alternano a passaggi estremamente lirici. Il grande affresco Mediterraneo si chiude in un grande abbraccio finale tra i danzatori come simpolo di unione tra le diverse culture che animano questo Mare Nostrum.
La coreografia è magistralmente supportata dalle splendide luci curate da Carlo Cerri, che sottolineano le diverse atmosfere evocative del balletto.
Nonostante i 25 anni trascorsi dalla sua prima assoluta, questo balletto è più che mai attuale, perchè specchio di queste nostre terre in cui tuttora si confrontano e si scontrano culture apparentemente diverse ma con una comune radice: il Mediterraneo.