Frammenti di vecchie quanto famose storie, vengono inserite in un nuovo contesto narrativo, utilizzato per indagare, nel costante e metamorfico mutamento dell’immaginario dei più giovani, la possibilità di attualizzare, senza banalizzarli, alcuni personaggi arcaici come quello rappresentato dalla complessa figura del lupo. Ricerca che avviene, com’è tradizione del modello creativo e compositivo della compagnia, interfacciando due livelli d’indagine. Nello spettacolo si sperimenta un particolare rapporto fra lavoro attoriale e l’utilizzo di strumenti e linguaggi di riproduzione del suono e dell’immagine. Segni, che puntano, tramite “tromp d’oeil” visivi e sonori ed una scenografia “interattiva”, a potenziare simbolicamente il corpo dell’attore, le sue possibilità espressive ed a moltiplicare lo spazio d’azione, dilatandolo virtualmente.