Michele Puccini è il padre del nostro Giacomo: a lui si deve l’inizio dell’esperienza musicale del figlio, che culminò nel successo che tutti conosciamo.
Michele fu Direttore dell’Istituto musicale di Lucca, organista della Cattedrale di San Martino, compositore, insegnante. Questa sua Messa in Fa è un lavoro imponente, dotata di una struttura che prevede all'interno del quartetto vocale la dominanza della voce di tenore, sempre in primo piano. Questo lavoro, rimasto incompiuto, è stato completato dal cognato di Michele, Fortunato Magi, eccellente musicista nel panorama musicale lucchese del diciannovesimo secolo. Il suo lavoro sulla Messa è stato davvero notevole: non si è in grado di distinguere con precisione dove termini la mano di Michele e dove inizi quella di Fortunato.
Merita ricordare che il nostro Giacomo Puccini fu l’ultimo illustre rappresentante di una intera dinastia di musicisti lucchesi, di cui fu capostipite Giacomo Puccini senior (1712 – 1781), e proseguì con Antonio Benedetto Maria (1747 – 1832), Domenico Vincenzo Maria (1772-1815), Michele (1813-1864), e infine Giacomo junior (1858 – 1924). Una curiosità: il nome completo di Giacomo Puccini riunisce quello di tutti i suoi antenati: fu battezzato con i nomi Giacomo Antonio Domenico Michele Secondo Maria.