Una deliziosa e originale opera da camera del compositore lucchese Giovanni Pacini (1796-1867), in auge nel corso dell’Ottocento, con brani musicali alternati a dialoghi parlati e destinata a un contesto privato e familiare. L’esecuzione di questo Don Giovanni fu curata dagli stessi membri della famiglia Pacini e messa in scena nel 1832 a Viareggio, a Casa Belluomini. Antonio Belluomini era un noto medico viareggino che aveva sposato una delle sorelle del Pacini, Claudia, la quale fu anche l’interprete del ruolo di Zerlina, così come altri membri della famiglia interpretarono personaggi come Don Giovanni (il fratello Francesco Pacini), Ficcanaso (il padre Luigi Pacini), Donn’Anna (Rosa, moglie di Francesco Pacini). L’opera è agile e musicalmente ben strutturata, composta sul libretto di Gaetano Barbieri, la cui caratterizzazione dei personaggi è ben più semplice della versione mozartiana. Interessante il registro vocale di Don Giovanni (tenore anziché baritono), la cui romanza “Luna, conforto al cor dei naviganti” è ancora oggi considerata la pagina migliore dell’intera opera, si nota l’assenza di Donna Elvira, il cui ruolo viene assunto da Zerlina e che ascolterà Ficcanaso nell’enumerazione delle conquiste del padrone.
Si deve proprio a Daniele Ferrari la prima esecuzione in tempi moderni, da lui preparata insieme con Jeremy Commons sulle parti per l'esecuzione del 1832, corrette grazie al confronto con il manoscritto autografo conservato alla Biblioteca Comunale "Carlo Magnani" di Pescia, e andata in scena nel 2008 al Festival Rossini di Bad Wildbad, sotto la guida dello stesso Daniele Ferrari, sul podio della Südwestdeutsches Kammerorchester Pforzheim (l'esecuzione è stata registrata e pubblicata in cd dalla Naxos).
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