Il grande dittatore, del 1940, è il primo film parlato di Charlie Chaplin, geniale e pungente satira antinazista realizzata quando le armate del Terzo Reich avevano ormai soggiogato l’intera Europa. Da allora il mondo è cambiato, eppure presenta strane e inquietanti analogie con quei tempi: una crisi economica che ricorda quella del ’29, il crollo delle banche, l’inflazione, la disoccupazione e la depressione. Ancora oggi Il grande dittatore risplende come un inno alla libertà, all’amore e alla speranza, fulgido esempio di impegno, denuncia politica e condanna verso ogni forma di sopruso.
«C’è da tremare di fronte al genio di Chaplin - scrive Massimo Venturiello - allo stesso modo con cui c’è da tremare di fronte al genio di Shakespeare: l’approccio, a mio avviso, deve essere lo stesso. Come interpretare un ruolo, anzi due, che sono diventati un’icona del talento e della mimica chapliniana? Anche in questo il Teatro mi viene in aiuto. Ho sempre creduto che uno dei compiti dell’attore sia quello di “ascoltare”; le parole dei tuoi interlocutori, le azioni degli altri in qualche modo determinano le tue e ciò che accade in scena è il risultato di queste relazioni. In questo senso il nostro spettacolo sarà “altro” rispetto alla versione cinematografica. È invece fondamentale mantenere l’ironia, il sarcasmo e l’irresistibile comicità di un’opera in cui la musica, composta per l’occasione da Germano Mazzocchetti, e le parti cantate, impreziosite dalla presenza di un’artista come Tosca, saranno grandi protagoniste.»
Massimo Venturiello incontrerà il pubblico sabato 19 dicembre alle ore 18.30 nel ridotto del Teatro del Giglio, secondo appuntamento del progetto Lucca Effetto Cinema (realizzato e promosso dalla Fondazione BML in collaborazione con Teatro del Giglio, Teatro Alfieri, Fondazione Toscana Spettacolo onlus e Cineforum Ezechiele 25,17, con il patrocinio del Comune di Lucca e di Castelnuovo Garfagnana).