Il testo di Arthur Miller fotografa con spietata lucidità e amara compassione le conseguenze della devastante crisi economica avvenuta negli Stati Uniti nel ‘29. Figli di un padre che ha subito drammaticamente la crisi, due fratelli si incontrano dopo alcuni anni dalla sua morte per sgomberare un appartamento, che sta per essere demolito, in cui sono accumulati i mobili e gli oggetti raccolti dal padre nel corso della vita. Un vecchio broker è chiamato per stabilirne il prezzo. Da questo semplice spunto emergono tutte le incomprensioni e le menzogne che la paura della perdita improvvisa del benessere può esercitare su chi si dibatte nella crisi. Miller tratta il tema con la consueta maestria, facendoci scoprire un capolavoro che, pur venendo da lontano, ci porta ai nostri giorni così pieni di incertezze.
Umberto Orsini, Massimo Popolizio, Alvia Reale ed Elia Schilton incontreranno il pubblico sabato 19 marzo alle ore 18 nel foyer del Teatro del Giglio, quinto appuntamento del progetto Lucca Effetto Cinema (realizzato e promosso dalla Fondazione BML in collaborazione con Teatro del Giglio, Teatro Alfieri, Fondazione Toscana Spettacolo onlus e Cineforum Ezechiele 25,17, con il patrocinio del Comune di Lucca e di Castelnuovo Garfagnana), dal titolo “La professione dell’attore tra cinema e teatro. Due mondi, due linguaggi, una stessa anima”. L’ingresso è libero e gratuito, fino ad esaurimento posti.