Due storie parallele di due donne famose: una realmente esistita, Marie Du Plessis, la più famosa cortigiana di Parigi che a metà dell'800, morendo di tisi, diventò subito immortale come Violetta ne La Signora delle Camerlie, il romanzo di Alexandre Dumas figlio e poi ne La traviata di Giuseppe Verdi. L'altra è Vivian Ward, alias Julia Roberts, un'anonima passeggiatrice dell'Hollywood Boulevard che diventa di colpo escort di lusso di un cinico Richard Gere che si trasforma nel principe azzurro e lei in Cenerentola.
Uno spettacolo a metà fra il concerto e il musical, con un'orchestra di dodici elementi, tre cantanti, due ballerini, brani del film in lingua originale e narrato da Noemi Smorra, attrice e cantante, una delle protagonista del musical I promessi sposi, una "cantattrice" che racconta, in parallelo, la storia di queste due donne speciali alle prese con quella pratica che, in una vecchia, banale, stupida definizione si classifica come "il mestiere più antico del mondo".
Marie aveva un sogno: sapeva che il mestiere che aveva distrutto la sua adolescenza sarebbe rimasto lo stesso per tutta la vita e allora, a solo sedici anni, decise che avrebbe conquistato Parigi diventando la escort più famosa del mondo. E così fu: diventò l'amante degli artisti più grandi, di Liszt, di Dumas, frequentava i salotti tenendo testa a marchesi, politici e perfino prelati. La contadina che veniva dalla Normandia con gli zoccoli di legno era diventata la donna più bella, più colta e più desiderata di Parigi. Solo la morte interrompe il suo sogno a soli ventitre anni, al massimo della fama.
Anche Vivian aveva un sogno, ma era l'esatto contrario: avrebbe voluto spettere per sempre di fare quel lavoro pericoloso, triste e oscuro. Vivian è l'ultima degli ultimi e crede di non poter più uscire dalla sua vita fin quando non capisce che solo rompendo il patto fra cliente e prostituta potrà liberarsi della sua vecchia vita e questa liberazione coinvolgerà anche il non più cinico e non più spaventato Gere.
Il patto si rompe solo attraverso l'amore come propone Hollywood che, raccontando le storie del "mestiere più antico del mondo" a modo suo, spesso trasforma le tragedie in favole. Ma per il romanzo e l'opera dell'ottocento il patto non si rompe, perchè le cortigiane godevano di una forte comprensione, poi, approfittando di una storia miracolosamente reale come quella di Marie, vennero tutte punite con la morte: Violetta, Manon, Mimì sono solo alcune di loro.
Noemi Smorra, in questo recitar cantando o cantar recitando, a seconda dei momenti, terrà le fila della storia dei queste due donne mentre, accanto a lei, si dipana il racconto fatto di musica, danza e cinema.
In questo parallelo, vedremo come i due personaggi, alla fine, si somiglino più di quanto non immaginiamo e come la ricerca dell'amore e della felicità passi sempre da una capatina all'inferno, sperando di non rimanerci. Queste due donne, piene di contraddizioni e di fascino, di dolore e di passione, non sono le professioniste del solito "mestiere più antico del mondo" ma fra le più splendide protagoniste della letteratura, del teatro e del cinema di sempre.