Carmen Annunziata Vestri, Agata Bienkowska
Don José Mickael Spadaccini, Dario Di Vietri
Escamillo Paolo Pecchioli, Valdis Jansons
Micaela Valeria Esposito, Ilona Mataradze
Zuniga Franco Rossi, Veio Torcigliani
Morales Alessandro Calamai, Andrea Bonsignore
Il Dancairo Giampiero Cicino, Alberto Zanetti
Il Remendado Andrea Schifaudo, Murat Can Guven
Frasquita Michela Antenucci, Paola Santucci
Mercedes Lara Rotili, Irene Molinari
Edizioni Schott. Rappresentante per l’Italia: Casa Musicale Sonzogno di Piero Ostali, Milano. Edizione critica di Robert Didion.
Orchestra della Toscana
Banda dell’Orchestra della Toscana
Coro della Toscana diretto da Marco Bargagna
Coro Voci Bianche della Fondazione Teatro Goldoni diretto da Marisol Carballo
Nuovo allestimento, coproduzione del Teatro di Livorno, Teatro del Giglio di Lucca, Teatro di Pisa e Teatro della Fortuna di Fano
Dopo l’iniziale e “scandaloso” insuccesso all’Opéra-Comique di Parigi il 3 marzo 1875, Carmen, variamente tagliata, modificata e rivista dall’autore (la cui prematura e misteriosa morte nel giugno dello stesso anno gli impedì di godere del futuro successo del suo più fortunato lavoro) e, dopo la sua scomparsa, dall’amico Guiraud, si impone nel tempo come una delle opere più fresche e amate di tutto il repertorio lirico. Uno dei più grandi estimatori dell’opera fu Čajkovskij che, menzionando Carmen, così si esprimeva: “si tratta di una musica così affascinante nella sua semplicità, così viva, così sincera e naturale, che ho imparato quasi tutta l'opera a memoria dall'inizio alla fine!”. Ma, non celata dalla disinvolta piacevolezza delle melodie, vera anima di Carmen è il fine scavo nei luoghi della psicologia umana, della passionalità e dell’istinto, dei conflitti primari. La Spagna ricreata da Bizet (che, per la cronaca, in terra iberica mai mise piede) assurge così a luogo universale in cui si muovono e giganteggiano, nella loro umanità, i caratteri vividi di Don José e Carmen.