L’amante puro, per la regia del greco Aris Laskos, in prima nazionale, inaugura sabato 10 ottobre (ore 21) e domenica 11 ottobre (ore 18 e ore 21) al Teatro San Girolamo la rassegna Teatro Città, che nei mesi autunnali vedrà il Teatro del Giglio al centro di un intenso rapporto di collaborazione e co-produzione con le realtà teatrali, musicali e formative del territorio, in uno scambio che mai è venuto meno negli anni, ma che per l’occasione si sostanzia e si struttura in maniera ancora più forte e determinata.
Tratto da "The Pure Lover – a memoir of grief" di David Plante, romanziere inglese da anni residente a Lucca, L’amante puro è l’elegia che l’autore dedica al proprio partner, l’editore e poeta greco Nikos Stangos, alla loro vita insieme e alla sua tragica fine. Un grande tributo d’amore, uno studio fisico e toccante sulla perdita e suo lutto, sulla memoria e sulla fantasia, per rispondere alle domande che si è posto Aris Laskos lavorando alla sua messa in scena: “Come la memoria diventa presente? Come i frammenti si uniscono in un'intera immagine? Come l'amore diventa dolore? Come si trasforma in perdita? Come può l'assenza diventare presenza? Come si cura il trauma? Come si sopravvive? Come si respira? Ancora?”. “Nell'adattamento per la scena – scrive ancora Aris Laskos nelle sue note allo spettacolo – quattro attori, due donne e due uomini, rappresentano la stessa persona: l'uomo che viene lasciato solo e impara ad agire in questa nuova stagione della sua vita. Gli attori si passano il racconto di questo amore vero, puro, essenziale, incurante del genere, indipendente dall’età e dalle origini, nella sua piena espressione ed essenza. E, in ultimo, il bisogno di abbracciare l’idea dell'amore in questi momenti solitari e selvaggi.”
Realizzato in collaborazione da Teatro del Giglio e Opera Barga, L’amante puro è andato in scena in prima mondiale ad Atene nel gennaio 2019. A Lucca, sabato 10 e domenica 11 ottobre, sarà proposto in lingua originale con sovratitoli in italiano (traduzione inglese di Elias Maglinis, traduzione italiana dall’inglese di Nicholas Hunt). Adattato per la scena dallo stesso regista Aris Laskos e da Connie Zikou, lo spettacolo è interpretato da Irene Fanarioti, Kalliopi Panagiotidou, Manos Vavadakis e Thanos Tsakalidis; il cast è lo stesso delle rappresentazioni al Teatro del Nuovo Mondo di Atene, con l’eccezione di Katerina Patsiani che, per disposizione anti Covid 19 del Teatro Nazionale Greco di Atene, non ha potuto ottenere il permesso di espatrio e unirsi agli altri attori, e che è stata sostituita per l’occasione da Kalliopi Panagiotidou. L’impianto visivo è affidato a Tina Tzoka (scene e costumi), Cecilia Tselepidi (luci), Myrto Grapsa (coreografia); Kornilios Selamsis firma la musica di scena originale.