Nel ruolo che fu l’ultimo della carriera dello stesso Molière, è oggi protagonista Gioele Dix, interprete intelligente e ironico di un Malato immaginario in bilico tra angoscia esistenziale, solitudine, divertimento e satira, diretto da Andrée Ruth Shammah. Privo di convenzioni, in tensione continua, è centrato nel personaggio di Argante, borghese ipocondriaco e dispotico, grazie al quale Molière smaschera e critica le manie e le storture della propria società, che nella regia di Shammah “senza tempo e di tutti i tempi” diventano così simili alle nevrosi della nostra epoca.